sabato 13 agosto 2011

MamaMia 06x01


Ieri sera, preso da forte depressione serale, ho deciso di partire. Meta: Torre Del Lago. Discoteca: Mamamia.
Tappa obbligatoria per ogni gayo toscano e non che si rispetti, il mama è il posto dove, appena ci metti piede, ogni cosa viene lasciata alle spalle, ogni problema, ogni preoccupazione scompare, almeno per quelle 3 o 4 ore che sei li. Era la prima volta che ci andavo da solo.
Sono montato in macchina e via, in meno di un'ora sono arrivato.
Obiettivo della serata: ballare e svagarsi. E perchè no, conoscere gente nuova.
Appena arrivato, dopo i primi minuti di timore per essere li da solo, prendo un Cuba Libre e via in mezzo alla pista, per far vedere che nulla e nessuno può fermarmi. 
E che bella sensazione il capire che ancora per qualcuno sono sexy e rizzacazzi (:
Apparte il maniaco che mi ha inseguito per tutta la notte, ho "flirtato" con un tipo, che chiamerò Rizzo (per ovvi motivi).
Insomma, veniva e andava, mi toccava, si strusciava, mi guardava. E quando Where Them Girls At di David Guetta è esplosa in pista, mi ha preso da dietro e continuava ad eccitarsi mentre io ballavo sinuoso sul suo corpo. L'eccitazione cresceva insieme alla mia ritrovata autostima. Ridevo compiaciuto che un uomo mi trovava attraente, vedevo attraverso il suo sguardo che mi voleva scopare, mi alzò la maglia e inizia a toccarmi la pelle nuda. Dopo qualche parola si avvicina, mi vuole baciare. Ma succede quello che temevo. Non sono ancora pronto per questo. Non posso baciare un altro, non ancora. 

L'adrenalina che prima fluiva velocemente nelle mie vene scompare, l'eccitazione pure. La mia voglia di farmi vedere si ammoscia. Mi sento soffocare, mi sento male. Dovevo andar via da lì, dovevo scappare.

Volevo rimanere da solo, speravo che la musica finisse di martellarmi nelle orecchie. Mi sentivo in trappola.
Spintoni, sudore, ragazzi felici che mi ballavano intorno. Non ne potevo più.
Cerco una via d'uscita per trovare un pò di ossigeno che improvvisamente non riuscivo più ad avere. Il cuore batteva a mille. è così che ho deciso di tornarmene a casa, ancora più triste di come ero partito.
Come mai ogni volta che voglio divertirmi, arriva puntuale il pensiero di te nella mia mente? 
Voglio solo ricominciare a vivere, chiedo forse troppo?
Fatto sta che stasera ci riprovo. Tornerò a Torre, questa volta in compagnia di amici che saranno pronti a risollevarmi ogni volta che mi vedranno cadere. 
Ci riproverò, ancora e ancora.
Fino a quando sarò libero di poter fare quello che voglio, con Mr. Big che sarà ormai soltanto un ricordo del passato.

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